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Riscaldamento globale, cresce la C02 in atmosfera. E lo fa sempre più velocemente

07 Giugno 2019 - 12:48 Juanne Pili
Non parliamo solo di proiezioni sulle emissioni di gas serra, ma di una tendenza sempre più evidente

L’Osservatorio del Noaa di Mauna Loa sull’isola di Hawaii ha registrato il picco record di CO2 nel maggio scorso. L’anidride carbonica ha superato infatti la media mensile di 414 parti per milione (ppm). Lo riporta l’Istituto di oceanografia dell’Università di San Diego in California.

La ricerca degli oceanografi mostra il picco più alto registrato in 61 anni di osservazioni. Rispetto all’anno scorso l’aumento è stato di 3,5 ppm. Si tratta di una conferma – l’ennesima – di quanto sia reale il fenomeno del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici

Collegamenti tra CO2 e riscaldamento globale

L’aumento di CO2 è confermato anche dai dati raccolti nelle calotte glaciali, come risulta dal recente studio della Nasa, frutto di un lavoro decennale. La stazione meteorologica di Mauna Loa ha cominciato a raccogliere dati nel 1958, mentre la loro elaborazione è cominciata a partire dal 1974. Queste misurazioni sono state fatte in concomitanza con altre stazioni attorno al mondo.

Sappiamo abbastanza bene che i valori di CO2 e l’aumento della temperatura media vanno di pari passo almeno dal 1850, in piena rivoluzione industriale, mentre dal dopoguerra a oggi sembrerebbe esserci una impennata dovuta ad una continua accelerazione del tasso di aumento.

Una minoranza di addetti ai lavori è scettica riguardo a una responsabilità umana, eppure appare lampante che questo incremento nella quantità media di CO2 si correli precisamente con l’attività industriale e le relative emissioni di gas serra.  

Studiando la curva di Keeling

In sostanza gli scienziati non hanno fatto altro che studiare la curva di Keeling, che prende nome da Charles David Keeling, il primo ad aver notato questa tendenza. Inizialmente gli incrementi medi di CO2 non andavano oltre le 0,7 ppm; negli anni ’90 si aggiravano attorno alle 1,5 ppm; infine, nel decennio successivo sono stati registrati fino a 2,2 ppm. 

Diventa sempre più difficile riuscire a spiegare questi risultati con una semplice tendenza naturale, che può anche esserci. L’attività umana sembra infatti aver giocato un ruolo fondamentale. 

Mauna Loa/Noaa/Curva di Keeling.

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